In ricordo del Caro e indimenticabile Maestro, Prof. Lucio Sicca

sicca
Comunicazione del Prof. Luigi Cantone 
In ricordo del Caro e indimenticabile Maestro, Prof. Lucio Sicca
Napoli, 9 Settembre 2019, Università degli Studi di Napoli Federico II
 
Consentitemi di aprire questo Consiglio di Dipartimento con un ricordo del Professore Lucio Sicca, venuto a mancare il 18 agosto 2019. 
Professore Emerito di Strategie di Impresa dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Per lunghi anni Professore di Marketing, prima, e di Strategie di Impresa, poi. Già Direttore dell'Istituto di Tecnica Industriale e Commerciale (nella splendida sede di via Partenope, dove iniziò nel 1949 la sua brillante carriera di studente, oggi centro Congressi di Ateneo), poi Direttore del Dipartimento di Economia Aziendale nell'ambito delle ex Facoltà di Economia e Commercio e, successivamente, di Economia. 
Ci sono alcuni Professori universitari che - per valore scientifico, carisma, approccio innovativo nella didattica e nella ricerca - sono stati e saranno figure di massimo rilievo, pietre miliari, nella comunità scientifica e accademica. Per tale motivo sono definiti ‘Maestri'. Il Prof. Lucio Sicca senza alcun dubbio lo era, per il nostro Ateneo, per l'intera comunità scientifica nazionale del settore disciplinare SECS/P08, che si è impegnato a rinnovare e vivacizzare sempre sulla frontiera della ricerca, con costanza e con il comune e condiviso impegno della parte più qualificata, rigorosa e leale di colleghi della sua generazione. Maestro, a mio giudizio, non è solo chi eccelle per sapere, capacità di pensiero, levatura etica e morale e che, per tale motivo, riesce a istruire e dirigere, ma è anche colui che è in grado di indirizzare positivamente atteggiamenti e comportamenti altrui.
Ogni allievo, naturalmente, potrebbe avere un ricordo e una narrazione diversi della figura del Maestro, anche per il momento storico in cui lo ha conosciuto e la sensibilità personale. In questo breve intervento vorrei evidenziare alcuni tratti dell'Illustre Maestro, spero condivisibili da parte di chi lo ha conosciuto più da vicino. 
La notizia della morte del Professore è stata per me un colpo allo stomaco e alla testa, per quanto sapessi delle Sue condizioni critiche. In un attimo, i ricordi di tanti anni di frequentazione, di cui gli sono onorato e grato, sono affiorati alla mente. Più tali pensieri si rincorrevano, più lo spessore umano e professionale del Maestro emergeva come una solida certezza. 
Ho iniziato a collaborare con il Professore Sicca nel 1983 quando mi laureai nella sua disciplina e diventai borsista per alcuni anni al "CESAN-Centro Studi Aziendali Giuseppe Cenzato". In quei tempi non esistevano i corsi di dottorato, pertanto quella era una opportunità di formazione post-laurea che Lui mi diede per farmi continuare a studiare. Faccio parte della terza generazione dei suoi allievi, rappresentata oltre che da me, dai colleghi Maria Rosaria Napolitano (Università degli Studi di Napoli Parthenope), Francesco Izzo (Università della Campania Luigi Vanvitelli) e Antonio Capaldo (Università degli Studi di Napoli Federico II). La quarta e ultima generazione è rappresentata dai colleghi Paolo Calvosa e Pierpaolo Testa del nostro Dipartimento. La prima generazione dai colleghi Renato Mele (Università degli Studi di Salerno), Riccardo Mercurio (Università degli Studi di Napoli Federico II) e Francesco Testa (Università degli Studi del Molise). La seconda generazione dai colleghi Raffaele Cercola (Università della Campania Luigi Vanvitelli) e Paolo De Vita (Università degli Studi del Molise). 
Lui mi ha voluto veramente molto bene ed io spero di essere riuscito a ricambiargli l'affetto almeno in egual misura. Vorrei ricordare l'Illustre Maestro attraverso alcune parole chiave che, a mio giudizio, potrebbero esprimere in sintesi l'identità della persona.
 
Università-Azienda 
Dopo essersi laureato, nel 1955 è assunto presso l'Ufficio Studi della Società Meridionale Finanziaria (SME). Il Presidente della Società, l'Ing. Giuseppe Cenzato, tra gli altri compiti, gli affida quello di curare i rapporti con l'Università. Successivamente assumerà la direzione per diversi anni dell'Ufficio Studi. Solo per ricordarlo ai più giovani colleghi, la SME - dopo la nazionalizzazione del settore dell'energia elettrica in Italia, avvenuta nel 1962 - negli Anni '70 e nei primi Anni ‘80 divenne il più grande gruppo alimentare italiano anche con importanti presenze nella grande distribuzione grocery e nella ristorazione autostradale.
Contestualmente al lavoro in azienda, fu assistente volontario dal 1955 al 1964, libero docente di Tecnica Industriale dal 1964 al 1971 presso la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. 
Nel 1971 divenne Professore ordinario di Tecnica Industriale e fu chiamato a ricoprire tale incarico proprio presso la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. 
Questa Sua originaria vicinanza al mondo delle imprese lo ha portato a dare ai suoi studi e alla sua didattica una significativa impronta di continuo collegamento alla realtà, di empirismo illuminante, ragionevole, sempre finalizzato induttivamente alla creazione di una solida e rigorosa innovazione del pensiero teorico, mai fine a sé stesso. I suoi studi sono stati sempre orientati ad analizzare il management nel suo costrutto centrale: il meccanismo che determina il successo o l'insuccesso delle decisioni manageriali, ciò che oggi definiremo il modello di business e i suoi elementi di innovazione. 
Il suo modo di interpretare la didattica e la ricerca, sempre connesso alla realtà, spingeva molti studenti di belle speranze di allora ad affollare il Suo corso (tenuto nella mitica aula 6 del terzo piano della Facoltà di Economia e Commercio in Via Partenope), per assistere alle Sue magistrali lezioni, alle esercitazioni, queste ultime tenute anche dai suoi brillanti collaboratori, e a sceglierlo come relatore per la tesi di laurea. Molti Suoi allievi hanno raggiunto ruoli apicali in aziende e società di consulenza di rilevanza internazionale come Fabrizio Freda, Francesco Trapani, Vincenzo Vitelli, Antonio Vanoli, Gaetano Mele, Paola Aruta, Stefano Calderano, Paolo Celentani, Roberto Cinquegrani, Marco Andreassi, Luigi Cirillo, solo per citarne alcuni. Altri allievi, come ho già detto, hanno intrapreso la carriera universitaria e sono diventati professori in Università italiane. 
Ha insegnato Economia dei Settori di Aziende Industriali presso l'Università Luigi Bocconi di Milano.
Il consiglio, divenuto poi il suo motto distintivo, che dava sia agli studenti sia ai docenti, era "studiare, studiare, studiare!", l'unico modo per avere opportunità interessanti sul mercato del lavoro per i primi e di contribuire realmente allo sviluppo della conoscenza e del sapere per i secondi. E con questo motto che si chiude l'intervista rilasciata nel suo studio in questo Dipartimento ad Ateneapoli in occasione del pensionamento e pubblicata sul magazine di informazione universitaria il 9 novembre del 2007.
 
Meridione
Il Professore Lucio Sicca è stato un convinto meridionalista. La relazione con il Prof. Pasquale Saraceno sicuramente ha inciso nella formazione di tale orientamento. Fu proprio il Prof. Saraceno, peraltro, a suggerirgli di presentare domanda per il concorso nazionale nell'Università che vinse nel 1971 per la disciplina di Tecnica Industriale, come dicevo in precedenza. Alcuni Suoi studi hanno riguardato le potenzialità di sviluppo del Mezzogiorno d'Italia, i tratti di eccellenza delle imprese meridionali, così come il ruolo delle Partecipazioni Statali nello sviluppo del Meridione. Nel 1986 mi affidò una ricerca sul tema "Terziario e imprenditoria del Mezzogiorno", nell'ambito di un progetto di ricerca più ampio finanziato dall'allora Banco di Napoli. Tale ricerca, tra l'altro, era finalizzata a individuare, sulla base di una metodologia e un sistema di indicatori rigorosi, le 100 maggiori imprese del terziario del Mezzogiorno e, tra queste, selezionare 10 aziende di successo. Mi ero laureato da poco meno di tre anni, avevo timore di non essere in grado di svolgere al meglio tale ricerca. Mi diede fiducia, mi affidò come mentore il prof. Adriano Giannola (Università degli Studi di Napoli Federico II – Presidente SVIMEZ), uno dei più arguti e influenti studiosi del Mezzogiorno, e per me fu una bella e costruttiva esperienza di ricerca che culminò con la pubblicazione del mio primo libro, nel 1987 edito da Guida Editori. 
Da convinto Meridionalista qual era si è sempre impegnato affinché i giovani del Mezzogiorno d'Italia avessero opportunità di formazione avanzata nel management che li ponesse al centro delle dinamiche dello sviluppo del capitale umano e sociale del Paese. Questo suo impegno si è manifestato, oltre che con i Suoi corsi universitari, sempre innovativi sul piano dei contenuti e della metodologia didattica, nell'essere promotore di iniziative di formazione avanzata che sono state pietre miliari. Alla fine degli Anni ‘80 fu autorevole componente del comitato di indirizzo che fondò Stoà | Istituto di Studi per la Direzione e Gestione d'Impresa, con il sostegno dell'IRI e di persone come Romano Prodi, Tiziano Treu, e la partnership con la Sloan School of Management del MIT-Massachusetts Institute of Technology. Negli anni in cui fu il Dean di Stoà e Direttore del Master in Business Administration sviluppò una Faculty composta da docenti di chiara fama internazionale - come Richard Norman, Don Lessard, Richard Locke, David Ulrich, Lester Thurow – da docenti di Università e Business Schools italiane, manager di aziende nazionali e internazionali leader di settore e practitioners di società di consulenza strategica leader di mercato. Il Master in Business Administration di Stoà è stato per lunghi anni punto di riferimento della formazione manageriale per tanti giovani che hanno poi assunto ruoli apicali nel mondo delle imprese. Nel cuore dei paesi vesuviani, a Ercolano, nella splendida cornice di Villa Campolieto, arrivava a Mezzogiorno, producendo pensiero e ricerca, a monte della didattica, la più qualificata intellighentia di docenti di fama internazionale e allievi pronti a decollare per una ascesa verso carriere apicali. A tal riguardo, e solo a puro titolo di esempio, vorrei ricordare Maximo Ibarra, attuale CEO di Sky Italia, e Angelo Trocchia, attuale CEO di Safilo Group. Anche quella fu una formidabile esperienza di crescita per me e per altri Suoi allievi. Il Professore Sicca mi inserì nell'inziale gruppo di lavoro che sotto la Sua direzione, del Prof. Tiziano Treu e di alcuni Professori della Sloan School of Management del MIT-Massachussets Institue of Technology collaborò alla definizione dei programmi e dei meccanismi operativi di funzionamento della prima business school internazionale nel Mezzogiorno. Ricordo con piacere quel team con cui ho lavorato a partire dal 1989: Roberto Parente (Professore presso l'Università degli Studi di Salerno), Mimmo Scalera (Professore presso l'Università degli Studi del Sannio), Mario Eboli (Professore presso l'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti), Marco Ferretti (Professore presso l'Università degli Studi di Napoli Parthenope), Massimo Gerli (Dirigente presso la Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione).
Nel 2002 fondò, con il sostegno della Compagnia San Paolo di Torino e della Fondazione Banco di Napoli, il Master in Marketing & Service Management e ARFAEM-Associazione per la Ricerca e la Formazione Avanzata in Economia e Management, di cui fu Presidente e il cui scopo era di gestire i Master in economia e management della ex Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II (Master in Marketing & Service Management, MEF-Master in Economia e Finanza, CER-Master in Concorrenza, Economia della valutazione e della Regolamentazione). Il Master in Marketing & Service Management è stato, in assoluto, il primo esempio di programma universitario post-graduate dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, all'indomani di una delle tante riforme del sistema di istruzione universitaria, con l'introduzione anche in Italia, coerentemente al processo di armonizzazione europea, dei master universitari. Sui temi del marketing e del service management è stato il primo Master universitario nel Mezzogiorno e uno dei primi a livello nazionale. È stato instancabile componente del Consiglio Scientifico del Master in Marketing & Service Management fino a quando le Sue forze lo hanno sostenuto. Proporrò al Consiglio Scientifico del Master in Marketing & Service Management che, a partire dalla edizione 2019-20 (VXII edizione), detto Master sia intitolato alla Sua memoria, così come siano istituiti alla Sua memoria un premio di studio all'allievo più meritevole e due borse di ricerca.
 
Precursore, innovatore, esploratore
Già negli Anni '70 è stato un precursore in Italia dell'insegnamento universitario attraverso metodi di didattica attiva (metodo "harvardiano" basato sui casi di studio e sul coinvolgimento degli studenti in aula).
Quando nel 1971 divenne Professore ordinario di Tecnica Industriale e fu chiamato a ricoprire tale incarico proprio presso la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, fu il precursore dell'insegnamento del Marketing in Italia, disciplina che allora aveva il nome di "Tecnica delle Ricerche di Mercato e della Distribuzione".  
Ha esplorato sul piano della ricerca le opportunità del service management, sviluppando agli inizi degli Anni '90 uno stretto rapporto di collaborazione con il compianto Prof. Richard Norman. Il Professore Sicca in quegli anni perseguì con impegno il progetto di fondare la prima rivista italiana di Service Management con un Editorial Board di prestigio internazionale. Purtroppo, quella bella idea non andò avanti per motivi non ascrivibili alla Sua volontà. 
Hanno fatto scuola i suoi studi e le sue pubblicazioni sui temi del settore e delle aziende dell'energia elettrica (1963), delle gestioni industriali delle aziende a produzione multiple (1966), dei modelli di business delle aziende del grande dettaglio (1967) e del dettaglio moderno (1990), della crescita dimensionale dell'impresa (1969), del controllo delle attività commerciali (1974), delle strategie competitive d'impresa (1991, 1998, 2001, 2003, 2011). Questi studi avevano sempre una lettura innovativa e divergente dal pensiero mainstream dei fenomeni analizzati, così come una forte capacità di adattamento al contesto italiano.
Lavorare con il Professore Sicca era sempre un'esperienza straordinaria, con progetti di studio sempre interessanti, innovativi, sfidanti. Come dire, utilizzando in un linguaggio musicale, partiture in "5/4", bellissime e al tempo stesso non semplici da eseguire.
 
Laicismo
Il Professore Sicca, a mio giudizio, aveva uno spirito profondamente kantiano. Era sempre in grado di distinguere "ciò che è pensato" dal "fenomeno". Sulla base di tale spirito prendeva sempre posizione, con indipendenza, autonomia e piacere, con il senso del dovere, della lealtà e della realtà, come ha detto l'amico e collega Luigi Maria Sicca durante la commovente omelia del funerale. Un approccio etico fuori dal comune.  Questo Suo tratto lo rendeva una icona culturale, carismatica, punto di riferimento per chi sposava quella ideologia dell'essere.
Cultura
È stato un Uomo di profonda cultura. Era un piacere ascoltarlo su tanti argomenti, oltre che di management ovviamente: musica cameristica e sinfonica, cinema, letteratura, storia, filosofia, pittura, politica. E parlava sempre con lo spirito dell'educatore, di chi sapeva di poter aumentare il bagaglio culturale dell'interlocutore. Ho capito da Lui che l'impresa e il management si alimentano di cultura nel significato più ampio, con essa devono entrare in simbiosi affinché si produca innovazione e crescita. Parlare con Lui era come essere assorbiti dentro un vortice in cui si mischiavano conoscenze, informazioni, personaggi, date storiche, aneddoti, piacevole humor. I Suoi ragionamenti, a mio giudizio, si basavano su tre dimensioni: quella epistemologica, della conoscenza, articolata intorno a concetti sempre complessi, ma linearmente esposti; quella fenomenologica, del modo in cui i fenomeni si manifestano e si presentano dinanzi alla coscienza altrui; quella ontologica, dell'essere e dell'esistenza nella perenne necessità di abbattere consolidate certezze al fine di vedere le cose in modo diverso, divergente, creativo. In questa triplice dimensione risiedeva la forza e la unicità del Suo pensiero. Era un appassionato di giardinaggio, musicofilo e Presidente dell'Associazione Alessandro Scarlatti. Sotto la Sua Presidenza l'Associazione ha ripreso vitalità, ridando alla città di Napoli un ruolo di prestigio internazionale nel campo della cultura musicale cameristica e sinfonica. 
Umanità, inclusività
Il carisma che circondava il Professore Lucio Sicca poteva creare una certa soggezione nell'interlocutore e, quindi, una certa difficoltà a relazionarsi con Lui. Invero, era una persona che manifestava grande umanità e capacità inclusiva verso le persone in cui credeva e con cui entrava in rapporto. Persone colte o umili, sempreché intelligenti e moralmente corrette, riuscivano sempre ad avere una interlocuzione proficua. Sempre! Non ti lasciava mai solo nelle grandi sfide che ci poneva nell'attività di ricerca e di didattica, anzi il supporto era continuo e di inestimabile valore. Non si sprecava in questo. Gli aneddoti da raccontare a tal riguardo sarebbero veramente tanti. 
È stato un onore e una fortuna lavorare con il Professore Sicca. Gliene sarò sempre grato. Per l'Ateneo Federiciano, la comunità accademica nazionale e i Suoi allievi viene meno la vicinanza di un vero Maestro, che ha saputo innovare in modo straordinariamente illuminante il pensiero strategico sul management, sulle strategie di impresa e sul marketing. Un solco indelebile che le Sue pubblicazioni manterranno vivo nel tempo, a cui i suoi allievi – affermati accademici, manager, consulenti – sapranno assicurare continuità con ulteriori innovazioni nel campo degli studi del marketing e del management.
Il cordoglio e la vicinanza affettuosi al Prof. Luigi Maria Sicca e alla Sua famiglia da parte del Consiglio di Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni, della Faculty, del Consiglio Scientifico, dello staff e della comunità degli alumni del Master in Marketing & Service Management.
 
Prof. Luigi Cantone
9 settembre 2019
 

Allegati:

Data: 09/09/2019